lunedì 5 gennaio 2009

sfide spettrali

Sono rimasto sorpreso dalla velocità con cui il primo post di questo blog mi ha fatto ricordare un sacco di altre cose rimaste incagliate nella mia memoria... Nel sempre più futile stream of consciousness dell'ultima ora ho deciso di fare una selezione, una volta tanto voglio cercare di favorire i b-sides e per inaugurare questo nuovo corso mi sono lanciato in una bella sfida tutta a base di cartoon, la chiamerò The Real Ghostbusters VS The Fake Ghostbusters!! Penso chiunque conosca questi ragazzi:















protagonisti di più film, cast d'eccellenza (Bill Murray e Dan Aykroid su tutti ma anche Sigourney Weaver e Rick
Moranis) e miriadi di pupazzetti, sono loro senza dubbio i favoriti dai pronostici... Quelli che invece piacevano a me erano questi:














Scassatissimi, poco (anzi niente) verosimili, erano sicuramente più vicini a immaginari fantastici in stile He-Man (e
infatti scopro essere prodotti dalla stessa casa, la californiana Filmation) rispetto alla dura e concreta realtà metropolitana toccata agli altri, quelli "seri".
Ma andiamo per ordine, intanto chi di voi ne ricorda i personaggi? I tre acchiappafantasmi erano Jack, Eddie e lo
scimmione Grunt, aiutati dalla automobile parlante Fanta-Buggy, dalla gnocca del futuro Futura (per l'appunto) e dal mostrino sfigato Belfry; diversamente dall'"altra" serie, il sistema dei personaggi nemici è molto più definito: invece di avere degli anonimi e casuali ectoplasmi privi di una qualsiasi personalità, il nostro trio deve fronteggiare il terribile Malefix (che ci ricorda inevitabilmente il nemico di He-Man, Skeletor) e la sua squadra formata da elementi che già il nome è tutto un programma: Fandonia, Fangster, Scuotiossa, Vishid, Ghigno, Mysteria e Sir Trance-A-Lot, last but not least l'avversario di Malefix (ma pur sempre uno dei cattivi) Malecic, una specie di sua versione di taglia abbondante e ancora più sconclusionata. Secondo me già solo il presupposto di un scontro tale basterebbe a stabilire un primato incontrastabile, se poi vogliamo considerare che i nostri tre eroi si servono di armi e oggetti tipo fanta-gommina, spettro-corda, bolla-prigione ma soprattutto teschiòfono e schelevisione beh, che ve lo dico a fare?
Per coronare questo post fantasmagorico beccatevi il confronto tra le sigle delle due serie: forse più scrausa la prima ma assolutamente più statica e "seria" la seconda...


LET'SO GO, GHOSTBUSTERS!

penso a ieri e...

... e stranamente mi viene da spendere qualche parola su cose che sono entrate pian piano nella vita mia e di chi ha vissuto insieme a me due decenni come gli 80's e i 90's...
Perchè? sarà quest'aria (freddissima tra l'altro) di inizio 2009, o l'avvicinarsi inesorabile degli "enta"... in ogni caso riverberi di questo pazzesco ventennio mi giungono da ogni dove, e tanto per iniziare bene questa celebrazione della futilità vorrei partire dal nostro caro tubone (ebbene si, all'epoca non esisteva neanche l'idea di uno schermo LCD) e in particolare da un prodotto tutto tricolore che, proprio a cavallo tra 80's e 90's, ha dominato le platee televisive: Classe di ferro!!






Opera trash di altissimo valore fin dalla sigla, scritta e cantata da un Jovanotti "primo style", mi ha tenuto letteralmente incollato alla tele ieri notte e nonostante l'orario assurdo mi sono gustato ancora una volta una delle tante strambe vicende di questo allegro plotone di scalcagnati (quanto in verità assai normali) ragazzetti italiani.

Anche se l'effettiva qualità della recitazione e della sceneggiatura non era tutto 'sto granchè, diciamolo, credo che la forza della serie fosse davvero intrinseca nell'idea di partenza: illustrare una vita a base di divertimento sregolato e imprevisti di ogni genere sviluppata nelle pieghe della vita militare, scandita invece da orari ferrei e austera disciplina.
Con un potenziale di questo calibro era necessario adattare il sistema dei personaggi a ogni evenienza, da cui un gruppo assai eterogeneo sia per vocazione artistica (chi arrivava dal teatro, chi dal cabaret, chi proprio dal nulla) che per origine geografica, giusto per rendere il tutto un po' più colorito (come non ricordare l'accento toscano di Montini o quello veneto del sergente Scherone, o ancora quello pugliese di Serra). Aggiungi nel cast gente come Adriano Pappalardo, Rocco Papaleo, Giampiero Ingrassia e Maurizio Mattioli et voila... il successo è servito!

Non mi dilungherò a proposito delle trame abbastanza sconclusionate dei vari episodi (per quello c'è sempre l'ottimo Wikipedia) o in nostalgiche sviolinate tipo "ora non ne fanno più così", e vado a concludere questo primo assaggio di mio "Amarcord" sub-culturale pre-adolescenziale precisando che buona parte del successo di Classe di ferro per me è derivato da quel gusto di proibito da violare, da assaggiare solo quando riuscivo ad accedere alla tv senza mamma e papà nei dintorni, perchè come tante altre serie televisive (su cui magari tornerò più avanti) questa rappresentava tutto quello che un ragazzino di 8 anni non doveva assolutamente "ancora" conoscere... ahhh, gli anni 80!!

Spero di non avervi annoiato con questo futile post, ma anzi di aver fatto riemergere qualche ricordo in quanti di voi hanno condiviso con me piccoli attimi di (dis)educazione artistico-mediatica all'insegna del buon umore, della spensieratezza e del totale cattivo gusto estetico!! (ecco che mi arriva l'ispirazione per la prossima puntata ^_^)
vi lascio con la sigla della seconda serie firmata dal mitico Pappalardo ;-)